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martedì 15 luglio 2025

SI DICE GAZA MA SI LEGGE NASSA.



 
La guerra dei dazi distoglie un po' l'attenzione dalla lenta me inesorabile intenzione israeliana di eliminare definitivamente il problema palestinese. 
I tempi lunghi necessari allo scopo con i ritmi attuali fanno nascere proposte creative interessanti. 
Difficile non pensare ad una fake ma come riportato dal "Times of Israel" il Ministro della difesa israeliano Katz sta proponendo la creazione di una "Città Umanitaria" sulle rovine di Rafah, destinata a contenere inizialmente 600 mila gazawi rigorosamente immuni dal virus di Hamas.
E fin qui nulla di strano solo che i fortunati abitanti della "Città Umanitaria" non potranno e non dovranno mai più uscire dalla stessa (non è già così nella Striscia ?)
Da non credere ma la maggiore preoccupazione israeliana circa il progetto sembra essere il costo per la ricostruzione del sito e per il futuro mantenimento della popolazione a cui io aggiungerei, se non ci avessero già pensato, quelli per la sterilizzazione.

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