Ricevo giornalmente le news di Haaretz e resto costantemente sorpreso per quanto poco stiamo seguendo quello che sta succedendo nei campi profughi, nei pochi ospedali rimasti e in mezzo alle macerie dei bombardmenti che, mentre lontano si svolgono i colloqui diplomatici per un "cessate il fuoco", continuano senza sosta.
L'impressione è che i nostri mezzi di informazione non vogliano fare figli e figliastri nel trattare la vicenda ucraina e quella palestinese senza voler riconoscere che non sono comparabili e che, per quanto giusto preoccuparsi del focolaio di guerra nel cuore dell'Europa, a Gaza si sta consumando di fatto quel genocidio che nessuno vuol pronunciare.
Nessun commento:
Posta un commento