Il colosso indiano, attuale socio di maggioranza delle acciaerie ex ILVA di Taranto, rompe le trattative con il Governo per una ricapitalizzazione tesa a salvare l'Azienda.
Troppi i soldi necessari non solo a pagare le bollette reclamate dai fornitori ma al necessario ed obbligatorio risanamento dell'Azienda, peraltro già conosciuto da Arcelor Mittal al momento dell'aggiudicamento della gara di acquisto della Società.
Deprecabile e probabilmente anche illegale il suo comportamento ma sicuramente non nuovo nella storia delle privatizzazioni italiane degli asset strategici che purtroppo sembra non aver insegnato alcunché ai nostri politici.
Deprecabile e probabilmente anche illegale il suo comportamento ma sicuramente non nuovo nella storia delle privatizzazioni italiane degli asset strategici che purtroppo sembra non aver insegnato alcunché ai nostri politici.
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