Un grazie a al conduttore di Primapagina per la lettura integrale dell'articolo di Domenico Quirico su "la Stampa" di oggi.
Una bella denuncia di quanto interesse viene dedicato dai media al numero di missili e carri armati distrutti e rimpiazzati e quanto poco al numero di vittime reali mietute in entrambi gli schieramenti.
Purtroppo è da sempre così, nelle guerre la contabilità dei morti si fa sempre alla fine.
Si parla solo di vittoria, ma vittoria per chi? non certo per una intera generazione di giovani finita sotto terra che a questa "vittoria" avrebbero volentieri rinunciato per il diritto di vivere un po' di più.
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