Piattaforme social scatenate contro l'ingerenza Vaticana e a favore del Disegno di Legge che mira a "prevenire e contrastare la discriminazione e la violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità".
Anche Draghi ricorda alla Santa Sede che L'Italia non è uno Stato confessionale e che è solo il Parlamento Italiano a poter decidere in merito.
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