L'Egitto rinvia nuovamente la decisione sulla liberazione di Patrick Zaki.
Si sperava che la visita ufficiale di Al Sisi a Parigi coincidesse con la liberazione dello studente anche per dimostrare qualche segno di progresso verso un maggior rispetto dei diritti umani se non altro in cambio delle ottime relazioni commerciali e geopolitiche intrattenute con la Francia.
Relazioni che evidentemente però non corrono nemmeno lontanamente il rischio di essere compromesse da queste quisquilie.
Consoliamoci con la grande partecipazione mondiale alle sorti di Zaki e continuiamo a non lasciarlo solo.
Nessun commento:
Posta un commento