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mercoledì 11 novembre 2020

UNA PACE CALIBRATA

 

 Raggiunto un accordo di pace tra l'Armenia e l'Azerbaigian dopo il conflitto scoppiato per la supremazia nell'l'enclave del Nagorno Karabakh.
L'unica cosa positiva è che non si spara più ma dal punto di vista politico la pace imposta dal Putin accontenta solo gli azeri che riconquistano gran parte del territorio perduto nel 1992 nel primo conflitto scatenato dalla volontà di espansione armena (e visto di buon occhio in occidente).
La storia è vecchia infatti ma  evidentemente c'è sempre chi ha interesse a soffiare sul fuoco a scapito delle popolazioni civili.
Oggi sembra molto contento anche Erdogan che con l'aiuto fornito all'Azerbaigian  afferma ulteriormente il  ruolo guida delle popolazioni islamiche, mettendo piede anche nel Caucaso, e limita ogni velleità di espansione armena.
Europa non pervenuta.
 

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