La lega reagisce all'arresto dei suoi due commercialisti, implicati nell'affare della compravendita di un immobile ai danni delle finanze regionali lombarde, accusando la Magistratura della solita "giustizia ad orologeria". Si dimentica forse che il procedimento fa sempre parte delle indagini collegate alla sparizione dei 49 milioni di rimborsi elettorali e agli investimenti in diamanti operati dal tesoriere Belsito.
A parte poi che se la Magistratura in Italia dovesse aspettare di non essere più in campagna elettorale potrebbe anche fermare definitivamente le lancette.
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